Steyr serie “Plus”, questione di dna

A più di mezzo secolo dalla prima apparizione, Steyr recupera l’iconica denominazione “Plus” per dare vita a cinque nuovi utility di media potenza volti a coniugare la tradizione con la contemporaneità. Alla prima guardano la qualità costruttiva e l’innovazione tecnica, alla seconda un nuovo design che anticipa il futuro family feeling della Casa austriaca.

Nel 1968, mentre il Mondo era attraversato da quel vento di rinnovamento alimentato dalle ambizioni e dalle speranze delle nuove generazioni, nei campi europei facevano la loro apparizione gli Steyr “Plus” lanciati dal Marchio austriaco l’anno prima. Si trattava di trattori multifunzionali, destinati quindi a supportare la maggior parte delle applicazioni dell’epoca, che trovavano nell’innovazione tecnica uno, se non il principale, dei propri tratti distintivi.

Steyr serie “Plus”, innovativi fin dall’esordio

Non a caso, furono i primi trattori Steyr a proporre un motore integrante un sistema di iniezione diretta del carburante, soluzione che permise alle macchine fin da loro esordio di proporre standard di efficienza superiori rispetto alle medie di categoria. Trattori moderni e performanti quindi, le medesime doti attorno a cui i tecnici Steyr hanno sviluppato oggi, a 55 anni di distanza, la nuova serie “Plus” che ha fatto il suo esordio in occasione di Agritechnica 2023.

Destinati a sostituire nel listino Steyr gli utility serie “Kompakt”, i “Plus” rappresentano a tutti gli effetti un cambio di passo nella strategia tecnico-commerciale del Marchio austriaco volto a coniugare la tradizione, attraverso il richiamo appunto ai modelli iconici “Plus”, con la contemporaneità, ben interpretata da un inedito design delle macchine che anticipa il nuovo family feeling del Brand che fa capo a Cnh Industrial.

Versatilità a cinque volti

Ne sono derivati cinque modelli, denominati “4080 Plus”, “4090 Plus”, “4100 Plus”, “4110 Plus” e “4120 Plus”, volti a soddisfare tutte le esigenze operative delle aziende agricole a indirizzo misto, incluse quelle orientate alla zootecnia e, di conseguenza, alle attività di fienagione, grazie in particolare all’elasticità di erogazione offerta da motorizzazioni Fpt Industrial serie “F5” a quattro cilindri e da tre litri e 600 centimetri cubi che mettono a disposizione tarature massime nell’ordine degli 80, 90, 100, 110 e 117 cavalli.



Emissionati stage V mediante sistemi scr affiancati da catalizzatori doc e da filtri dpf, senza quindi il ricorso a impianti egr che potrebbero penalizzare i rendimenti termodinamici, i motori sono dunque in grado di assicurare sempre il miglior rapporto fra consumi e prestazioni, obiettivo cui guarda anche la presenza della trasmissione “S-Control 2”. Strutturata sulla base di tre gamme e quattro marce affiancate da un powershift a due stadi, mette a disposizione 24 rapporti in avanzamento e altrettanti retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore elettroidraulico “PowerShuttle” modulabile nelle sue risposte funzionali a seconda delle attività svolte.

Fino a 82 litri al minuto

Così configurati, i nuovi “Plus sono quindi in grado di affrontare con successo un ampio range applicativo, dalle attività foraggere alle lavorazioni superficiali del terreno fino ai trasporti su strada meno impegnativi, complice anche la presenza sia del sistema “S-Stop” che consente il disinnesto della trazione e l’arresto del mezzo intervenendo solo sul pedale del freno, sia di un impianto idraulico che mette a disposizione fino a 82 litri al minuto per alimentare cinque distributori e un sollevatore da cinque mila chili di portata massima.

Steyr serie “Plus” al top di categoria

La nuova serie “Plus” di Steyr è equipaggiata con cabine mutuate dalle macchine di classe superiore e quindi in grado di offrire standard di comfort, silenziosità ed ergonomia al top del proprio segmento di mercato. I vani a quattro montanti propongono in effetti sistemi di isolamento dal carro a sospensione meccanica che tutelano gli operatori a bordo da rumori, scossoni e vibrazioni, mentre l’accesso è agevolato da sportelli di vetro ad ampia apertura e da gradini anti-scivolo che rendono sicure le discese dal trattore.

Razionale poi la distribuzione dei comandi primari, posizionati in modo da renderli sempre facilmente raggiungibili, mentre al controllo dei parametri funzionali è preposto un nuovo quadro strumenti digitale che permette di tenere sottocchio tutti i dati operativi principali. La presenza di ampie pannellature atermiche e il profilo a “U” del tubo di scarico assicurano inoltre la massima visibilità dell’area di lavoro, anche nel caso si impieghino i nuovi caricatori frontali di media portata serie “U”. Installabili direttamente in fabbrica, sono infine affiancabili quali optional dalle più recenti soluzioni tecnologiche messe a disposizione dal Marchio austrico, quali, per esempio, il sistema di telemetria “S-Connect” e la guida automatica “S-Tech”.

Titolo: Steyr serie “plus”, questione di dna

Autore: Redazione

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